TRAMA E RECENSIONE: “Il Mio Miglior Nemico”.

L’attività che presento è nata da un’idea di un caro collega Alessandro. Per i livelli B2 e C1 diventa interessante analizzare differenti stili di scrittura di un testo. Una “bibbia” di riferimento da prendere in considerazione per l’analisi di diversi stili è senz’altro “Esercizi di stile” di Raimond Queneau, pubblicato in Italia nel 1983 dalla casa editrice Einaudi nella traduzione di Umberto Eco con testo originale a fronte.

Il libro offre tantissimi spunti per costruire un’attività che si presti all’analisi o all’elaborazione di differenti stili di scrittura. Nella prima fase agli studenti, che vengono divisi in gruppi, viene proposta la lettura di due testi: la trama e la recensione di un famoso film. Dopo la lettura i gruppi devono individuare le differenze tra le due tipologie di testo senza nessuna indicazione da parte dell’insegnante. Emergono in questa fase le capacità di analisi degli studenti che molto spesso riescono ad elencare un numero inaspettato di caratteristiche quali: la lunghezza, i soggetti e i destinatari del testo, il tipo di lessico,i modi verbali ecc… Il momento del confronto è infatti un momento di condivisione nel quale l’interazione fra i discenti sposta l’attenzione dalla lingua italiana all’analisi dello stile, in una dimensione metalinguistica molto importante e spesso sottovalutata. Una volta ultimato il dibattito sulle diversità fra i due stili, viene proposta la visione di un film.

Vi presento ora la trama e la recensione realizzate in classe da due studenti di livello B2 per il film “il mio miglior nemico” di Carlo Verdone:

 

TRAMA Un uomo di nome Achille De Bellis è una persona felice perché nella sua vita sono successi fatti che desidera ogni uomo. Avere una bella moglie, un buon lavoro, una macchina veloce e una casa come un castello. Però tutto cambia quando nella sua vita irrompe un ragazzo, Orfeo, che vuole fare giustizia contro Achille che ha licenziato sua madre.
Ján
RECENSIONE “Il mio miglior nemico” di Carlo Verdone è sicuramente una commedia ben realizzata. I pasticci dei due protagonisti maschili, Orfeo e Achille, sono molto divertenti. Silvio Muccino interpreta Orfeo, aria da sognatore, un po’ il pazzo pur nella sua indole di innocenza. Verdone, nei panni di Achille,ci mostra il carattere di un uomo sempre sicuro di sè, sanguigno, esagerato e un po’ rapace nelle sue relazioni sociali. Nel finale del film, un gran finale, Orfeo e Achille si ritrovano con la loro vera personalità, redimendosi attraverso l’amore per Cecilia (interpretata da Ana Caterina Morariu).
Benjamim
La frase del film:”Io a sbatterti in galera sai quanto ci metto? Cinque minuti!”"E io ci metto cinque secondi a rovinarti la vita!”

 

Daniele Donati

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