Cercasi Dante disperatamente

Il bel libro del prof. Arcangeli

Chi mi conosce sa che quando leggo la parola Dante non resisto, per cui potete immaginare come la mia attenzione sia stata catturata dal titolo dell’ultimo libro di Massimo Arcangeli “Cercasi Dante disperatamente. L’italiano alla deriva” recentemente edito da Carocci.
Qualche click per l’ordine e poi sotto nella lettura… anche incuriosito da una bella e sintetica presentazione che l’autore ha postato su Youtube, che trovate in questo link.
In realtà ben più di un video è caricato in rete, ma questo mi ha colpito in particolare per la sobrietà, dato che – e sono pienamente concorde – “Non è un week end in più o un week end in meno a cambiare le sorti di una lingua”.
Parimenti non è possibile però tollerare una deriva della propria lingua, soprattutto da parte delle istituzioni preposte all’educazione, alla formazione di un popolo e soprattutto dei giovani.
Ecco che allora la lettura del libro diventa affascinante e arricchente soprattutto per gli insegnanti (ma non solo), sia in Italia che all’estero, perché dà la misura di un lavoro possibile (e a tratti anche divertente) anche da fare in classe…
Perché – ad esempio – non giocare proprio con i nostri studenti chiedendo loro di “inventare” termini italiani in grado di sostituire adeguatamente, ma senza sciovinismo, l’ormai oppressiva preponderanza dei termini inglesi?
Arcangeli ne propone alcuni accennando ad un iperdiario o bordiario in sostituzione del
brevissimo e affascinante (per i giovani) blog, mentre a sostituire l’altrettanto abusata chat troviamo chiaccheratoio o cianciaio.
Il mondo della rete – ovviamente – ben si presta a questo esercizio, ma cosa verrebbe fuori se chiedessimo ai nostri studenti di trovare un adeguato sinonimo italiano alla parola cocktail? Attendo risposte come commento qua sotto oppure all’indirizzo luca.didio@edulingua.it
Ciao a tutti!

Luca Di Dio

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Spettacolo al Duomo di Siena

Lo straordinario pavimento del Duomo

Non ci sarà nessuno show, nessun concerto all’interno di una delle basiliche più belle del mondo. Per 2 mesi, il pavimento di 60 ”pannelli”, forgiato da artisti come Pinturicchio e Beccafumi, normalmente ricoperto da lastre protettive, sarà visibile ai turisti e quindi anche agli studenti Edulingua che vorranno apprezzare il Duomo dell’Assunta in tutta la sua straordinaria bellezza. Nei prossimi due mesi sarà imperdibile la visita a Siena!
Buona Arte a tutti.

Daniele

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Impariamo l’italiano con la gastronomia: “Sapori d’Italia”

Dopo tanto lavoro e sperimentazioni è finalmente è disponibile nelle principali librerie (in quasi tutto il mondo) il nostro nuovo libro “Sapori  d’Italia”, edito dalla ELI Edizioni.

Secondo volume della collana “Percorsi italiani”, il nuovo libro segue l’uscita di “Senti che Storia!“, sperando di ripeterne il grande successo. Ancora una volta abbiamo cercato di proporre un testo molto originale, frutto di un accurato lavoro in classe durato per anni, con innovazioni didattiche, tante informazioni utili e momenti di reale pratica sia linguistica che culinaria.

Se già esistono in commercio altri libri che introducono, in modo più o meno specialistico, gli studenti al mondo della cucina italiana, con “Sapori d’Italia” volevamo raggiungere un obiettivo più ambizioso: utilizzare il tema della cultura gastronomica per presentare contesti autentici di vita italiana, per descrivere abitudini, consuetudini e tradizioni che rappresentano un quadro vivissimo e interessante del nostro Bel Paese.

Oltre a ciò abbiamo cercato di coinvolgere attivamente gli studenti in ogni fase del libro, evitando che i contenuti fossero recepiti passivamente, ma chiedendo una costante interazione con tutti gli input proposti.

Il libro segue nella struttura il percorso tradizionale del pasto italiano, con un capitolo dedicato agli aperitivi e agli antipasti, alla pasta, ai contorni, ai dolci, alla pizza ed ai cibi delle festività. Si tratta però di una suddivisione solo formale; ogni capitolo, infatti, si apre sul tema di una situazione di vita quotidiana ed è introdotto da un ascolto autentico. Ad esempio, è inutile dire che Venezia ed il “suo” Spritz sia la protagonista del capitolo degli aperitivi, così come non si può parlare della pizza senza immaginare di trovarsi tra i colori ed i profumi di una pizzeria napoletana.

Attraverso i contesti autentici ogni unità riesce ad introdurre in modo coerente e stimolante attività lessicali e grammaticali, che accompagnano lo studente in una progressione dal livello A2 al B2. Altrettanto importanti sono le 7 video-ricette presentate nei vari capitoli: le parti teoriche del testo, infatti, servono da preludio per momenti in cui gli studenti devono “sporcarsi le mani” in cucina. I video, realizzati sul formato di un vero e proprio programma televisivo di cucina, servono da modello per mettersi ai fornelli e magari, nella migliore delle ipotesi, mangiare in classe o a casa i piatti da noi proposti.

Ci sono, infine, sezioni dedicate al confronto interculturale, articoli sull’abbinamento cibo-vino e  schede descrittive su alcuni dei prodotti alimentari più celebri della gastronomia italiana.  Anche la prefazione scritta dal prof. Luzi (ordinario di letteratura moderna e contemporanea all’Università di Macerata) è un piccolo “gioiello” che testimonia il forte legame tra lingua e cibo, tra riferimenti letterari ed esperienze di vita quotidiana.

In definitiva l’idea e la struttura del libro nascono da esperienze e ricerche di molti anni, ma il contenuto innovativo di “Sapori d’Italia” è stato anche ispirato dalla volontà di creare un corso ad hoc nella nostra scuola, modellato esattamente sui contenuti del testo. A partire dal mese di ottobre 2012 inizierà infatti nella nostra sede di Castelraimondo il primo corso di lingua e cultura gastronomica, di cui presto potremo dare tutti i dettagli. Si tratta di un corso unico nel suo genere, pensato per coniugare obiettivi linguistici, lessicali, culturali con lezioni gastronomiche pratiche e degustazioni di vini. Le due parti non sono separate, come accade normalmente, ma saranno perfettamente integrate, lavorando in un aula “speciale” con una cucina attrezzata che permette al tempo stesso di avere fasi di lavoro sulle abilità linguistiche e momenti ai fornelli. Il corso, non pensato per professionisti, ma per appassionati, avrà la durata di 2 o 4 settimane, con 4 ore di lezione al giorno (come nei nostri corsi intensivi standard). Stiamo lavorando sugli ultimi dettagli per offrire agli studenti “innamorati” della  gastronomia italiana un’esperienza davvero indimenticabile. Tra non molto saremo in grado di presentarvi ufficialmente questa ulteriore, importante  novità.

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“Marche… le ascolterai all’infinito!”

Cari lettori del nostro blog, raramente mi lascio andare al campanilismo ma questa volta è inevitabile. Amare la musica, la poesia ed essere marchigiano: che fortuna! Si tratta infatti di un vero  privilegio il poter assistere alla spettacolare rassegna di Musicultura, uno dei festival musicali più celebri ed innovativi in Italia. Ogni anno, nello splendido scenario dello   Sferisterio di Macerata, hanno luogo le tre serate finali che premiano il migliore artista emergente della musica cantautoriale italiana. Oltre al fascino del luogo e all’acustica che solo l’arena marchigiana è in grado di regalare, ci sono ospiti italiani ed internazionali di primo livello. In quest’ultima edizione, oltre a Francesco de Gregori, Pino Daniele, Alex Britti si sono esibiti tanti altri artisti fra i quali spicca uno dei gruppi più mitici della storia del rock: i Jethro Tull, illuminati dal magico suono del fluato del carismatico Ian Anderson! Il gruppo inglese ha chiuso la serata finale prima che venisse annunciato dal bravo Fabrizio Frizzi il vincitore. Quest’anno ha vinto un gruppo della Val d’Aosta, i “L’Orage” che, oltre a un sound originale, hanno presentato un testo moderno e poetico. Questo gruppo ha dato un tocco popolare, o forse è meglio dire folk, all’ambiente patinato che spesso circonda gli eventi culturali dell’arena. Anche il premio della critica ha decretato vincitori questi simpatici ragazzi con organetto e ghironda fra i vari strumenti.

Ecco il video della loro performance al festival: l’Orage

E ovviamente come in ogni estate musicale maceratese il concorso “Musicultura” passa il testimone alla stagione lirica del Macerata Opera Festival, che quest’anno vanta un programma straordinario con tre fra le opere più celebri di ogni tempo: “La Traviata”,”La Bohéme” e “la Carmen”!

Daniele Donati

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Inni nazionali e…scolastici

Oggi siamo lieti di presentarvi un simpatico inno della nostra scuola Edulingua! Sono stati gli stessi studenti della mia classe di livello B1 di questo mese a crearlo e cantarlo, in seguito ad una interessantissima attività basata sull’Inno di Mameli, tratta dal primo libro pubblicato dalla nostra scuola Senti che storia, in collaborazione con la ELI Edizioni.

Il testo originale di Novaro

Questa attività, composta di varie fasi, si è prestata benissimo ad un confronto interculturale riguardo gli inni dei vari Paesi e i valori che racchiudono. Abbiamo lavorato sugli aspetti storici, ripercorrendo le tappe che hanno portato verso l’Unità d’Italia e analizzando i personaggi più importanti di questo periodo. Successivamente ci siamo concentrati sul linguaggio dell’inno e sulle tante differenze stilistiche con l’italiano contemporaneo.

Non sempre è facile creare interesse negli studenti riguardo la storia, ma l’uso della canzone in classe suscita sempre motivazione e, a maggior ragione, se si parla dell’inno nazionale, considerando che è un elemento comune ad ogni Paese. Dopo aver cantato e spiegato il proprio, ogni studente era genuinamente curioso di sapere il contenuto di quello italiano.

La partecipazione attiva degli studenti poi si è manifestata soprattutto nella parte finale dell’attività. I ragazzi usando la propria creatività dovevano utilizzare la musica e la metrica dell’Inno d’Italia per comporre l’Inno della scuola. Si sono divertiti tantissimo in questa fase del lavoro, creando il testo, cantandolo e soprattutto rivedendosi: la performance canora è stata infatti ripresa in classe.

Il libro scritto da Luca e Rosella

È stata una bellissima esperienza e per questo vorrei condividere con voi uno degli inni creati dai ragazzi. Ringrazio i miei studenti per l’impegno e la curiosità che hanno dimostrato non solo per questa attività ma in generale durante tutto il mese. E allora…. tutti con la mano sul cuore pronti ad ascoltare “l’Inno dell’Edulingua”!

Questo è il breve testo da loro creato:

STUDENTI BRAVISSIMI
DI TANTE NAZIONI
VENITE IN ITALIA
PER IMPARARE LA LINGUA
DOV’ È EDULINGUA?
IN CASTELRAIMONDO
UN PICCOLO PAESE
CHE BELLA CITTA’. (2)

ANDIAMO A LEZIONE
PARLANDO ITALIANO
PARLANDO ITALIANO
CON TANTO AMORE“. (2)

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Corsi, viaggi ed un benvenuto al mese di maggio!

Dopo il successo del corso d’aggiornamento per docenti del mese scorso qui a Castelraimondo e una necessaria vacanza, le nostre attività sono riprese ancora all’insegna della formazione: seminari all’estero (l’ultimo all’Università di Zara, che ringraziamo), corsi di aggiornamento sulla didattica dell’italiano L2 per la scuola pubblica, nostri articoli e libri  in uscita (di cui vi daremo presto notizia). Proseguono, nel frattempo, i soggiorni-studio per gli studenti che, anche in questo mese, provengono da ben 11 nazioni differenti, rendendo la nostra scuola più internazionale che mai. Il primo giorno di lezione è terminato con una sorpresa musicale: secondo l’antichissima usanza locale della “Pasquella” di maggio, un gruppo di “stornellatori” si è esibito in musiche e canti tradizionali, improvvisando rime divertenti e

Gli stornellatori della città di Matelica

goliardiche sui ritmi del “saltarello” marchigiano. Il rito di “cantare maggio”, cioè di salutarne l’arrivo, nasce da antichi riti pagani che celebravano uno dei passaggi più importanti nei cicli agricoli dell’anno, con la definitiva uscita dal brutto tempo e l’inizio del periodo della fertilità della natura. La tradizione vuole che i musicanti cantino per tutta la notte, passando di casa in casa, chiedendo in cambio qualche dono e magari un buon bicchiere di vino.

Anche con tutti gli ovvi cambiamenti della nostra società, è davvero rincuorante vedere che, seppur a fatica, alcune tradizioni continuano a resistere anche tra i giovani. Per questo ringraziamo sinceramente il gruppo di Matelica per aver mostrato ai nostri studenti una parte della nostra storia popolare.

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Sitografia per la LIM

Oggi noi dell’Edulingua siamo impegnati in una giornata di formazione presso L’Istituto Comprensivo Tacchi Venturi di San Severino Marche sull’uso della LIM (la famigerata Lavagna Interattiva Multimediale). 

Per tutti i partecipanti alla lezione (e non solo…), abbiamo pensato di mettere a disposizione una sitografia aggiornata sull’argomento, comprensiva di attività pronte, tutorial e infinite risorse. Ecco il PDF: Sitografia LIM

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